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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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25.11.2013

UE -La Commissione Libertà Civili del Parlamento europeo ha approvato una bozza di direttiva che cerca di migliorare le condizioni dei lavoratori stranieri stagionali

 
Stessi diritti dei cittadini dell’Unione per quanto riguarda l’età minima di lavoro, la retribuzione, il licenziamento, gli orari, il periodo di vacanze ed i requisiti di salute e sicurezza sul lavoro .
 
 
Dopo lunghi negoziati ed a quasi 3 anni dalla prima proposta lanciata dalla Commissione, il Parlamento europeo ha dato il suo primo sì ad un nuovo regime normativo per migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori stagionali provenienti da Paesi extracomunitari. Dall’accordo però si è tenuta fuori la Gran Bretagna.
Il testo, approvato a larghissima maggioranza nella commissione Libertà civili (Libe), stabilisce che i dipendenti stagionali senza passaporto europeo possano godere degli stessi diritti dei cittadini dell’Unione per quanto riguarda l’età minima di lavoro, la retribuzione, il licenziamento, gli orari, il periodo di vacanze ed i requisiti di salute e sicurezza sul lavoro durante la loro permanenza nello Stato membro. Essi avranno anche il diritto ad iscriversi a un sindacato ed accesso alla sicurezza sociale e altri servizi pubblici, fatta eccezione per le case popolari. 

La posizione delle ONG
Il network europeo contro il razzismo (Enar), la piattaforma che difende i sans papiers (Picum) e la rete europea dei senza fissa dimora (Feantsa), si dicono preoccupati della vaghezza della definizione di lavoratori stagionali e ritengono che l’attuale disegno di legge non faccia abbastanza per prevenirne lo sfruttamento.

Fonte: Eunews, Redattore sociale
 
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