Possiamo ora coniugare le due modifiche apportate allo schema di piena liberalizzazione dell'immigrazione, mantenendo il meccanismo di protezione dei profitti dei lavoratori nazionali (cfr. par.3) e garantendo allo stesso tempo, ove necessario, il minimo vitale ai lavoratori stranieri (cfr. par.2).
Le espressioni per il profitto delle diverse categorie saranno allora
date da
L'apertura limite delle frontiere, al di sopra della quale finirebbe
per
essere erosa anche la quota di profitti ottenuti dai datori di lavoro
in
condizioni di frontiere chiuse, corrisponde, in questo caso, alla
condizione per cui, in Fig. 1, l'area del triangolo
BEF
eguaglia quella del triangolo FGH. E' facile dimostrare che
tale limite e'
dato da
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L'andamento del profitto con f e' rappresentato, nel caso particolare considerato in precedenza, in Fig. 5. Si nota come, sacrificando il carattere monotonamente crescente del profitto dei datori di lavoro, si riesce ad estendere il regime di oggettiva convenienza generale rispetto al caso di frontiere chiuse fino a valori del grado di apertura delle frontiere molto piu' elevati di quelli ottenuti nel paragrafo precedente.